Dopo l'avventura a Manberry, ricomincia il mio girovagare per il WA.
Vi scrivo da Coral Bay, che dal bush è una bella differenza!
Lunedi 19 ho finito con le pecore e il pomeriggio mi sono fatto portare a Minilya Roadhouse.
Da lì mi hanno detto che è facile trovare un passaggio per Coral Bay: ovviamente parlavano dell'alta stagione, per cui trovandomi nel deserto dei tartari, ho aspettato 7 ore (sic!) e all'una di notte e arrivato il Greyhound.
Vi tralascio le vicissitudini per arrivare e il fatto che non avendo prenotato la camera ho dormito sulla moquette della hall.
Alla mattina prendo una camera e sono felice come una pasqua: entrato in camera la bella sorpresa di trovarla abitata da una splendida creatura, Nicola (con l'accento sulla a, alla francese), medico tedesco che dopo alcuni mesi di lavoro all'ospedale di Adelaide si sta godendo l'Australia prima di ritornare a casa ad Amburgo.
Andiamo in spiaggia a fare snorkeling e mi rendo conto di quanto questo posto sia eccezionale: quasi selvaggio (per gli standard europei, per loro è una città, con UN ostello, UN caravan park, DUE caffe, UN minimarket che hanno il coraggio di chiamare super-, oltre a diversi tour operator per immersioni, barche a fondo trasparente e quant'altro) e il reef corallino sta a 200m dalla spiaggia! Non serve altro che pinne e maschera, e in cinque minuti sei in mezzo alla foresta dei coralli, popolata da razze ( ne ho viste diverse, grandi e piccole), squali di barriera (visto), mante (per quelle ci vuole il tour, non le ho viste), tartarughe (viste), oltre a un numero incredibile di pesci di ogni tipo, stelle marine, molluschi e praticamente ogni specie di corallo.
Lo so che per chi fa diving è la norma, ma per me è la prima volta che vedo un reef e se permettete sono davvero entusiasta!
Questo e quello che cercavo in Australia!
Per il resto il paesino è popolato quasi esclusivamente da turisti (gli autoctoni saranno 14 o 15) e se vai a prenotare un tour non ti richiamano per confermarti il posto, la conferma arriva con bussata alla porta della camera!
Sembra di stare a casa di amici, bizzarro ma piacevole.
Mercoledi sera abbiamo assistito alla proiezione all'aperto di un documentario autoprodotto da RAWA, la scuola indipendente che insegna ai bambini aborigeni nell'outback.
Quello che abbiamo visto era della comunita di Punmu, a 800 km da Port Hedland.
Una volta l'anno ai bambini e agli insegnanti concedono una settimana di vacanza a Coral Bay.
E' commovente vedere che molti di loro , soprattutto i più piccoli, non hanno mai visto l'oceano (gli ci vogliono 4 giorni di bus per arrivare qui!).
Mi fermo a parlare con uno degli insegnanti, un ragazzo di Gold Coast veramente entusiasta.
E' bello vedere l'impegno che mettono per cercare di trovare un equilibrio tra la cultura aborigena e quella "occidentale".
I primi due giorni a fare snorkel dalla spiaggia sono stati grandiosi, ma per il terzo e ultimo giorno (il posto è carino ma la roba qua costa 3 volte il normale) decidiamo per crociera con catamarano. Consiglio: questo è il periodo perfetto perchè non c'e tanta gente, si trova posto dappertutto e gli operatori praticano sconti.
Tanto per dire: 4 ore in catamarano, pranzo e snorkel gear inclusi, 65$ (36 euro!).
In barca eravamo in 5, praticamente una crociera privata!
Il ritorno verso il molo io e Nicola ce lo siamo fatto in boomnetting, che è quella rete che i catamarani hanno a poppa, dove ti sdrai sopra (ma è meglio aggrapparsi, tanto per non restare per strada) e fai una sorta di body surfing, insomma ci siamo divertiti parecchio!
Altri due amici, Adrian e Kat, hanno preso il tour per vedere le mante: le hanno viste ed è stato figo nuotare con loro, però il barcone aveva 37 persone e bisognava fare i turni per scendere in acqua (120 $ circa per 5 ore, pranzo e snorkel gear compresi).
La fine della giornata si e svolta ciondolando all'ostello (anche qui alle 17.30 chiude tutto) in attesa del Greyhound a mezzanotte.
Sempre di notte partono, ma questi c'hanno problemi, saranno mica vampiri? :-)
Da lì mi hanno detto che è facile trovare un passaggio per Coral Bay: ovviamente parlavano dell'alta stagione, per cui trovandomi nel deserto dei tartari, ho aspettato 7 ore (sic!) e all'una di notte e arrivato il Greyhound.
Vi tralascio le vicissitudini per arrivare e il fatto che non avendo prenotato la camera ho dormito sulla moquette della hall.
Alla mattina prendo una camera e sono felice come una pasqua: entrato in camera la bella sorpresa di trovarla abitata da una splendida creatura, Nicola (con l'accento sulla a, alla francese), medico tedesco che dopo alcuni mesi di lavoro all'ospedale di Adelaide si sta godendo l'Australia prima di ritornare a casa ad Amburgo.
Andiamo in spiaggia a fare snorkeling e mi rendo conto di quanto questo posto sia eccezionale: quasi selvaggio (per gli standard europei, per loro è una città, con UN ostello, UN caravan park, DUE caffe, UN minimarket che hanno il coraggio di chiamare super-, oltre a diversi tour operator per immersioni, barche a fondo trasparente e quant'altro) e il reef corallino sta a 200m dalla spiaggia! Non serve altro che pinne e maschera, e in cinque minuti sei in mezzo alla foresta dei coralli, popolata da razze ( ne ho viste diverse, grandi e piccole), squali di barriera (visto), mante (per quelle ci vuole il tour, non le ho viste), tartarughe (viste), oltre a un numero incredibile di pesci di ogni tipo, stelle marine, molluschi e praticamente ogni specie di corallo.
Lo so che per chi fa diving è la norma, ma per me è la prima volta che vedo un reef e se permettete sono davvero entusiasta!
Questo e quello che cercavo in Australia!
Per il resto il paesino è popolato quasi esclusivamente da turisti (gli autoctoni saranno 14 o 15) e se vai a prenotare un tour non ti richiamano per confermarti il posto, la conferma arriva con bussata alla porta della camera!
Sembra di stare a casa di amici, bizzarro ma piacevole.
Mercoledi sera abbiamo assistito alla proiezione all'aperto di un documentario autoprodotto da RAWA, la scuola indipendente che insegna ai bambini aborigeni nell'outback.
Quello che abbiamo visto era della comunita di Punmu, a 800 km da Port Hedland.
Una volta l'anno ai bambini e agli insegnanti concedono una settimana di vacanza a Coral Bay.
E' commovente vedere che molti di loro , soprattutto i più piccoli, non hanno mai visto l'oceano (gli ci vogliono 4 giorni di bus per arrivare qui!).
Mi fermo a parlare con uno degli insegnanti, un ragazzo di Gold Coast veramente entusiasta.
E' bello vedere l'impegno che mettono per cercare di trovare un equilibrio tra la cultura aborigena e quella "occidentale".
I primi due giorni a fare snorkel dalla spiaggia sono stati grandiosi, ma per il terzo e ultimo giorno (il posto è carino ma la roba qua costa 3 volte il normale) decidiamo per crociera con catamarano. Consiglio: questo è il periodo perfetto perchè non c'e tanta gente, si trova posto dappertutto e gli operatori praticano sconti.
Tanto per dire: 4 ore in catamarano, pranzo e snorkel gear inclusi, 65$ (36 euro!).
In barca eravamo in 5, praticamente una crociera privata!
Il ritorno verso il molo io e Nicola ce lo siamo fatto in boomnetting, che è quella rete che i catamarani hanno a poppa, dove ti sdrai sopra (ma è meglio aggrapparsi, tanto per non restare per strada) e fai una sorta di body surfing, insomma ci siamo divertiti parecchio!
Altri due amici, Adrian e Kat, hanno preso il tour per vedere le mante: le hanno viste ed è stato figo nuotare con loro, però il barcone aveva 37 persone e bisognava fare i turni per scendere in acqua (120 $ circa per 5 ore, pranzo e snorkel gear compresi).
La fine della giornata si e svolta ciondolando all'ostello (anche qui alle 17.30 chiude tutto) in attesa del Greyhound a mezzanotte.
Sempre di notte partono, ma questi c'hanno problemi, saranno mica vampiri? :-)
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