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Sunday, November 25, 2007

Abrolhos Islands

Ce l'ho fatta!

Dopo due giorni di ricerca, ero quasi sul punto di mollare il colpo e andare a Perth, ma ho trovato un operatore che fa voli giornalieri, per chi fosse interessato segnatevi il contatto:

Batavia Coast Air Charters 99215168 http://www.abrolhosbat.com.au/

Con 200 $ vi porta in volo su East Wallabi Island, fate snorkel e camminata sull'isola alla scoperta dei suoi abitanti.

Appena arrivato a Geraldton, salutata Nicola che si è diretta a Perth (ciao! spero di rivederti!), sono entrato al Visitor Centre dove mi hanno spiegato che le isole non sono a un tiro di schioppo, con traghetti giornalieri tipo Rottnest Island a Perth, ma sono a 60 Km (!) dalla costa e ci vogliono 3-5 ore di barca per arrivare.
In alternativa ci sono aerei e elicotteri da turismo per voli panoramici.

Non mi do per vinto e dopo aver preso alloggio al locale ostello vado al dive shop, dove mi arrivano due mazzate in un colpo solo: il corso sub costa sui 500$, la crociera sui 1000$ (mazzata 1) ma niente corsi e crociere fino a metà dicembre circa (mazzata 2).
L'elicottero al momento non c'e (la compagnia che faceva i voli l'ha venduto e si è ritirata) per cui il pomeriggio l'ho passato a cercare lavoro in città in prospettiva di dover stare qui un mese in attesa del corso.

Come ho poi scoperto Geraldton vive di pesca, soprattutto aragoste ( crayfish), e la locale industria di confezionamento impiega più o meno tutto il paese più quasi tutti i backpackers di passaggio (soprattutto asiatici, come ho potuto notare dal numero di divise appese ad asciugare all'ostello).
Purtroppo la stagione della pesca è già iniziata, per cui non ci sono posti disponibili praticamente da nessuna parte; anche alle job agency mi spiegano che se non trovo qualcosa nei pub/ristoranti, mi tocca aspettare il periodo natalizio (!).

Forte della volontà di andare sulle isole torno all'ostello e a cena incontro il mio compagno di stanza, Declan, irlandese e maestro di diving!
Quando si dice il destino!
Ovviamente anche lui e qui per le Abrolhos per cui uniamo le forze per cercare di andarci prima di Natale.
Intanto che siamo qui vorremmo fare un po di snorkel, e seguendo il consiglio della ragazza al dive shop, il pomeriggio, dopo il giro a mollare curriculum a destra e a manca ci rechiamo al faro. Una passeggiata ci ha detto, sì, ma di 4 chilometri sotto il sole.
Arrivati in zona diamo un'occhiata alla riva, c'e un vento che ti si porta via, le onde sbattono sulla spiaggia, non sembra esattamente il posto migliore per fare snorkeling ma ormai siamo in ballo e cosi ci buttiamo dentro.
Inutile dire che non si vede un tubo, in mezz'ora avro visto due (2) pesci, oltre a un mare di alghe.
Avendo perso di vista Declan, facendo snorkeling con 4-5 metri di oceano vuoto e mosso sotto i piedi mi e cominciata a suonare nella testa la musica de "Lo Squalo", e mi e balzato all'improvviso il ricordo dell' acquario a Perth, con la mappa degli avvistamenti dello squalo bianco che passa proprio di qui.
Lo so, è solo suggestione e infatti dopo 5 minuti sono fuori dall'acqua, che scruto l'orizzonte in attesa che Declan esca a sua volta.
Torniamo all'ostello con le pive nel sacco, e ancora piu voglia di prima di andare alle isole.

Alla sera di sabato, mentre siamo a cena, il manager dell'ostello tira fuori l'asso: una brochure che non si trova al Visitor Centre o in giro, per volo + snorkel + esplorazione tutto in giornata, non è avventuroso come speravamo, ma a questo punto va benissimo.
Telefoniamo subito e ci dicono che richiameranno domenica mattina per confermare la disponibilita..
Domenica mattina sto dormendo della grossa quando vengo svegliato da Declan, già pronto con la borsa in mano, dai che si parte! Non ci credo!
In 20 minuti siamo fuori ad aspettare il taxi per l'aereoporto.

Lì incontriamo agli uffici della compagnia la manager e i piloti, sembra una compagnia di catering; scopro che il nostro pilota ha preso il brevetto due anni fa, magari prima faceva il lattaio..
Sull'aereo siamo in sei più il pilota, è la prima volta per me su un aereo da turismo per cui faccio la figura del turista giapponese che fa foto dappertutto, alla cabina, ai comandi e alla pista.
Si parte! Voliamo per circa mezz'ora sopra l'oceano a bassa quota, e all'improvviso sono li, le Abrolhos Islands!

Dopo il volo panoramico atterriamo sull'unica pista minuscola a East Wallabi Island e a piedi fino a Turtle Bay.
Lungo la strada troviamo numerose lucertole e dei wallaby!
Sulla terraferma sono praticamente impossibili da avvistare ma qui vivono tranquilli e non sembrano troppo spaventati dai turisti.
Arrivati alla spiaggia ci prepariamo per entrare in acqua, ma prima ci vuole un caffè.
Sono con la tazza in mano mentre Declan avvista un delfino rimasto intrappolato nel reef: prontamente entra in acqua e gli resta vicino fino a che non trova la strada per uscire in mare aperto.
Entriamo nell'oceano con cautela, qui il reef corallino cambia in continuazione, un momento nuoti in 5 metri d'acqua e il momento dopo un'onda ti mette tra due file di coralli affilati come rasoi, non per niente il nome Abrolhos (contrazione dal portoghese per "apri gli occhi").
Questo arcipelago è stato teatro di numerosi naufragi, gli esperti dicono più di 50.

Fare snorkeling qui è emozionante, la barriera è diversa da quella di Ningaloo a Coral Bay, qui si passa dalla sabbia, alle rocce, ai coralli, alle foreste di gorgonie, alle alghe, e il tutto in poche centinaia di metri!
Veramente unico, senza contare il fatto che possiamo imbatterci in un forziere pieno di dobloni.. Magari no, qui ci nuotano turisti tutti i giorni, ma non si sa mai..

Declan in acqua è davvero l'uomo-pesce, si immerge come un sommergibile e sta sotto a osservare, trovando cose che noi umani neanche sospettiamo: dove io vedo solo sabbia, lui trova la tana di un polipo (con polipo incluso), in mezzo a moltitudini di coralli multicolori lui vede i nudibranchi, molluschi coloratissimi lunghi pochi centimetri, e un'infinità di altre creature marine, che mi indica di volta in volta.
Mi sento come un bimbo delle elementari, ne devo fare di immersioni!

Purtroppo il tempo non ci aiuta, e verso ora di pranzo le nuvole e il vento ci costringono a uscire, tremanti nonostante la muta, dove ci aspetta il pranzo sulla spiaggia.
L'anziana coppia insieme a noi si avventa sul buffet che sembra non vedano cibo da giorni, per poco non mi tirano via il panino dalle mani, eppure non hanno mosso un dito fino adesso, a parte la signora, che è entrata in acqua con fare leggiadro giusto il tempo per spaventare i pesci e quasi spingermi sui coralli, li ho schivati per un pelo.

Dopo mangiato abbiamo giusto il tempo per una veloce escursione sull'isola, che ha un numero impressionante di abitanti, soprattutto wallabies e uccelli marini.
Di leoni marini non c'e traccia, ma durante il ritorno dall'aereo Declan vede una balena!
Ma che ha? La vista di un falco :-)

Lunedi sono andato al Western Australian Museum a Geraldton, dove nella Shipwreck Gallery (Sala dei Naufragi) mi sono immerso nelle storie di relitti e recuperi.
Qui davvero c'è stata una corsa all'oro per i sub, finita verso gli anni '80, quando il governo ha deciso di impedire l'acceso all'isola, oggi è visitabile solo con i tour autorizzati, peccato..

Chissà quanti altri misteri si nascondono in quei fondali..

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