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Monday, October 29, 2007

On the road again

Eh si, dopo una settimana in panciolle a Perth, oggi sono andato in agenzia per trovare lavoro.
La proposta e di quelle che nessuno accetta, per cui l'ho presa al volo.

Domani mattina prendo l'autobus e vado a Carnavon, 1000 Km a nord, a lavorare 2-3 settimane in una station.
Il lavoro consiste nell'applicare la medaglietta di riconoscimento all'orecchio di simpatiche pecorelle saltellanti, il tutto nell'outback a circa 40 gradi, se sopravvivo poi vi racconto..

Stay tuned

Sunday, October 28, 2007

WA Aquarium - Hillary Boat Harbour



Oggi, dopo l'allenamento di Tai Ji con Tomoko a casa sua, sono andato a visitare l'Aquarium a Hillary Boat Harbour.

Tomoko e stata cosi gentile da accompagnarmi con la macchina, è davvero una persona straordinaria.

Mi sono fatto un'idea di quanta vita si cela nelle acque del WA, e mi è venuta voglia di visitare i siti di persona, di fare snorkeling e immersioni.

L'acquario non è molto grande ma ben fatto, con una buona organizzazione delle varie sezioni e molti pannelli esplicativi ricchi di informazioni, molti con finestre e "giochi" per i bambini, che interessano soprattutto gli adulti (come al solito!).

Mi piace molto questa passione degli aussie per la praticità, la consuetudine di farti provare le cose di persona per coinvolgerti.

Mi ricordo che visitando le caverne nel Margaret River mi sono trovato piu volte a strisciare letteralmente in passaggi strettissimi lasciati così apposta per i turisti, con la guida che stava li a incitarti fino a che non ti infilavi nel budello pure tu, tra l'ilarita dei piu anziani che data l'eta se la scampavano.

Le foto non rendono molto, per cui appena possibile mettero altri video delle vasche (sono un po' pesanti e ci vuole una connessione veloce che al momento non ho).

Wednesday, October 24, 2007

Perth

Ciao a tutti, vi scrivo da Perth, dove sono arrivato ieri mattina con l'Indian-Pacific, il treno che va da Sydney a Perth e ritorno.

Il viaggio è stato abbastanza allucinante, 11 ore di dondolio continuo, mi sembra incredibile di rimpiangere l'Eurostar.
Il treno è si comodo, ma se ci devi dormire e impossibile, ho avuto la tentazione di prendere il sacco a pelo e dormire per terra.
Le cabine costano uno sproposito e vanno prenotate in anticipo, ma se mi capita di doverlo riprendere vado di sicuro in cabina.

La notizia rilevante e che il dinamico duo si e sciolto, io sono qui mentre Nick e rimasto a Kalgoorlie per vedere se trovava qualche lavoro verso Est: alla fine si e convinto che è una pazzia andarsene a nord adesso (a Kununurra, l'ultimo paese del WA a nord ci sono 38 gradi, e non è neanche male!) e quindi fara rotta verso Adelaide.

Chissa, magari un giorno ci reincontreremo! Ciao Nick!

Qui a Perth ho chiamato il referente di Erle della WTBA, per vedere di allenarci insieme: la prima sorpresa e stata che Tomoko Kabasawa è un'arzilla signora di 50 anni circa.
La seconda e che e veramente brava, nonostante la tipica modestia giapponese puo stendermi con una mano mentre gioca a carte.
Ci siamo ripromessi di allenarci ancora insieme, credo che sara interessante girare il Paese a cercare gli istruttori di Erle, sono quasi tutti anziani e di una bravura incredibile, devo approfittarne finche sono qui!

L'ostello qui è grosso come un albergo, fornito di tutto: dopo quello che ho visto nel Sud-Ovest mi sembra di aver fatto un salto di 20-30 anni nel futuro!

Una cosa che non mi aspettavo è stata di incontrare ragazzi italiani: Alessandro, romagnolo purosangue che sta qui da 20 giorni e sogna l'avventura a nord, e Irene, oceanografa veronese che dopo 3 mesi a studiare i delfini nel Queensland si sta facendo un paio di mesi di vacanza in giro per l'Australia da sola (e senza parlare l'inglese!).

La citta è carina e non è molto grande, per cui si gira a piedi senza problemi, per il momento ho visitato King's Park e la Swan Bell Tower.

Ho prenotato l'ostello per una settimana, e poi credo che andro a lavorare in qualche fattoria a nord.

Wednesday, October 17, 2007

Da Cape Le Grand a Kalgoorlie

Ciao!

Da Esperance siamo passati a Cape Le Grand National Park, che è la vera attrattiva della città, a circa 60 Km.

Spiagge bellissime, quasi nessun turista dato il periodo e la nuotata a Lucky Bay è la migliore in vita mia, fino adesso.

Dopo due giorni in questo paradiso stamattina ci stava per beccare un temporale sulla costa, per cui a malincuore siamo partiti.

Dopo una breve sosta a Esperance per comprare il ghiaccio siamo partiti verso l'interno: è stato triste pensare che lasciavamo quelle spiagge bellissime, probabilmente per non rivederle più.


Lungo la strada ci siamo fermati per il pieno e un Fish'n'Chips a Norseman, cittadina dove il centro della vita è la stazione di servizio, e mi sono reso conto che fino adesso di entroterra proprio non ne ho visto.
La desolazione (e forse la disperazione) di questo posto sono palpabili: cosa tiene queste persone legate qui?

Alle 17.00 circa siamo piombati a Kalgoorlie dopo 400 Km di vuoto nel bush.

Siamo in una città mineraria e l'unica ragione per cui la gente viene qui è per cercare lavoro: qui ci sono le paghe più alte di tutta l'Australia, e ci credo.
Chi vuole stare in un caldo insopportabile con il deserto che ti entra in casa e niente acqua nel raggio di 400 Km, se non quella portata dall'acquedotto di Mundaring Weir, a 600 Km da qui?
Se si rompe quel tubo la città scompare in una settimana.

Noi siamo all'ostello YHA e per me sta bene se ci fermiamo giusto per il bucato, ma Nick ha intenzione di lavorare qui.
La compagnia all'inizio non è delle migliori: minatori e camionisti, qui anche le donne sembrano camionisti, e qualcuna lo è davvero.
Le uniche ragazze carine sono quelle poche che lavorano in centro, oltre alle "skimpies", le bariste che lavorano in bikini o in topless negli strip-bar che però sono quasi sempre "importate".

In camera per fortuna siamo solo in quattro: io e Nick, Niall, irlandese giramondo che ha trovato lavoro come prospettore minerario senza avere alba di nulla che riguardi il lavoro minerario (si e fatto paraculare da un suo amico irlandese, e poi dicono degli italiani!) e Scott, kiwi che lavora qui a Kal.
Il suo accento è allucinante, all'inizio pensavo fosse tedesco!

Non pensavo che ci fosse qualcuno che parlasse inglese peggio degli Aussie, ma mi sbagliavo.

Abbiamo lasciato un po' di CV in giro e sabato ci hanno chiamato per una prova in un ristorante "italiano", Monti's: mi basti dire che fanno la carbonara coi funghi e la panna!

Il lavoro non era male, ma con poche ore settimanali non ci permetteva di risparmiare abbastanza per continuare il viaggio.

Parlando con la gente all'ostello mi sono reso conto che questa città è una sorta di miraggio: tutti sono attratti dal lavoro nella miniera, paga altissima e benefit di ogni tipo e sono disposti a rimanere qui indefinitamente, facendo i camerieri, i lavapiatti e qualsiasi altro lavoro precario nell'attesa di un'improbabile chiamata alla miniera (il personale impiegato e di circa 770 unita, e sono quasi tutti ultra specializzati).
Qualcuno ha superato i 50 anni e finito il lavoro passa il resto della giornata in ostello a rincoglionirsi di TV, uscire la sera costa.

Passo gran parte del mio tempo a chiacchierare, soprattutto con Niall, è una persona interessante e sotto quel velo di cazzaro festaiolo c'è una persona attenta, che ha visto il mondo e sta gia sulla via della "saggezza", o almeno lo spero per lui.

Penso che questa sia la fine del viaggio nel Sud-Ovest.
Al piu presto tornero a Perth, dove almeno c'è qualcosa da vedere, qui oltre alla Super Pit di veramente interessante non c'e altro.


Sunday, October 14, 2007

Dalle Stirling Ranges a Esperance

Lasciata Albany ci siamo diretti a Nord verso le Stirling Ranges, unica catena montuosa del sud ovest, la cui cima , il Bluff Knoll arriva appena a 1072 m.

Appena arrivati abbiamo sistemato la tenda a Moingup Springs, unico camping all'interno del National Park.

Li vicino sorge il Toolbrunup, seconda vetta delle Ranges con i suoi 1052 m.
Ci sembrava una passeggiata, così dopo un paio di panini abbiamo preso e siamo andati a scalarlo.


Dopo dieci minuti ci siamo accorti di quanto siamo fuori forma, dopo due settimane in macchina siamo come mozzarelle, e il resto della scalata prevede graveroni a non finire e pareti di roccia verticale, quasi da rock climbing.
A metà salita ho perso Nick, e ho continuato da solo: tra visioni e miraggi sono in cima dopo un'ora e un quarto.
Li incontro una giovane coppia di Singapore che vive a Perth, e mentre stiamo chiacchierando arriva Nick, stravolto ma incolume.

Ci fermiamo a fare foto e riprendere fiato, e scendiamo che è già pomeriggio inoltrato (qui è praticamente ora di cena), ci diamo una lavata alla buona (non ci sono docce, solo acqua piovana in due tank) prima che faccia buio: la temperatura scende a velocità supersonica dopo il tramonto e ci troviamo intabarrati e tremanti a preparare la cena.

Cerchiamo di stare alzati a leggere e aggiornare il diario ma fa un freddo boia e andiamo in tenda: in tutto il viaggio credo che questa sia la notte più gelida in assoluto, vestito nel sacco a pelo e tremante, praticamente non chiudo occhio.


La mattina per fortuna c'è il sole, lasciamo la tenda e partiamo con la macchina per fare la panoramica che fa il giro del parco.
Ci fermiamo per le foto sui lookout e incontriamo turisti qua e la: sono tutti aussie in età da pensione, siamo gli unici sotto i 50.


All'ora di pranzo arriviamo sotto il Bluff Knoll, e dopo un paio di panini siamo pronti per la scalata: decisamente più facile del giorno prima, anche se la forma fisica lascia a desiderare e faccio comunque una fatica boia.

Una volta in cima ho il mio primo incontro con un quokka, uno di quei marsupiali che sembrano marmotte, e davvero non pensavo di trovarne in giro di giorno (le guide li indicano solo a Rottnest Island, al largo di Perth): non si lascia avvicinare e appena avverte la mia presenza se la da a gambe levate.

Torniamo al campo prima che scenda il sole, stasera ci sono gli avanzi da finire visto che domani partiamo per Esperance.
C'è un gruppo di casinisti al campo stasera, per fortuna il buio li mette a dormire dato che i fuochi sono proibiti (specie nei National Park, adesso che arriva l'estate) e sono senza lampade a gas.

Stasera è un po' meno freddo ma per sicurezza andiamo a dormire presto, tanto altro da fare non c'è e così domani possiamo partire presto.

Alla mattina facciamo i bagagli smontiamo il campo e facciamo rotta verso Esperance: ci fermiamo poco fuori dal National Park a Borden, che oltre al solito drugstore/post office/bazar e qualche casa non ha, e scopriamo che fare la spesa qui costa un occhio: pensa a vicerci!
Dopo la spesa partiamo: è la nostra prima volta di guida fuori dai paesi, ci sono 400 Km di nulla, interrotti solo da qualche gas station (dove ci fermiamo, perchè a Borden ci siamo scordati di fare il pieno): lo so che non è niente in confronto all'outback, ma già mi prende male così, figurarsi al pensiero di farmi il deserto via terra.

Verso le 17 siamo arrivati in città, e dopo il check in al Caravan Park, ci spostiamo verso la spiaggia per fare il nostro primo tuffo nell'oceano!

Era freddo e tutti stavano andando a cena, ma siamo entrati correndo in acqua come bambini, l'oceano è meraviglios
o!

E anche parecchio pericoloso, a parte le onde e le rocce, bisogna stare attenti ai rip tides, correnti sottomarine che ti trascinano al largo: per fortuna qui la rip segue la costa, per cui al massimo ti porta lungo la spiaggia.

A parte le spiagge e il mare limpido il paese, 8500 anime, non offre un granchè, l'ultimo spettacolo al cinema era alle 20.30!
Usciti dal cinema c'era il deserto dei tartari ed era sabato sera, in centro!


Gli unici in giro sono alcuni ragazzi e da una casa arrivano urla tipo festa di college, sono ubriachi e sembra ce l'abbiano con noi.

Camminiamo per il centro e dal balcone di un residence un paio di tipi ci chiedono info per dove andare di sera: hanno le birre in mano, gli consigliamo di restare li, che almeno hanno la birra.


Ci sentiamo presto..


Wednesday, October 10, 2007

Albany (2)

Stamattina siamo usciti sul tardi, visto che ieri sera, dopo una lauta cena a base di pizza take away avevamo voglia di esplorare la città di notte: Bibione fuori stagione sembra Copacabana al confronto.
Gli unici esseri umani in giro sono due poliziotti di pattuglia che si fermano per darci un'occhiata, dato che non sembra loro vero di vedere delle persone camminare dopo il tramonto.

Per un momento ho pensato che volessero arrestarci, tanto per movimentare la serata.

Dopo tre quarti d'ora di peregrinare giungiamo nell'unico pub trovato aperto (sono le 22 circa), il Tangle Head Bar e dopo un'ottima birra della casa (si tratta di un brew pub) e un rum e coca per togliere il gusto dell'ottima birra della casa ce ne torniamo all'ostello.

Il tour di oggi comprendeva l'Old Gaol (Jail) che ha avuto il dono, complice il tempo anglosassone, di risvegliare in me una tristezza incredibile per queste povere anime sbattute in cella per reati da far ridere (soprattutto gli aborigeni, per i quali il solo bere alcolici costituiva reato).

Da li al Brig Amity, una riproduzione del vascello che per primo approdò in questa baia: sembra un guscio di noce rispetto alle navi a cui siamo abituati, ha le dimensioni di un appartamento, ed è arrivato ad Albany con 75 (!) persone a bordo di cui 28 erano prigionieri per il carcere.

Avendone abbastanza di storie tristi siamo andati a Whale World, l'attrazione più strombazzata sui flyers di Albany: sono entrato da solo perche Nick preferiva andare a fare qualche foto alle spiagge circostanti, avessi saputo l'avrei seguito.

Non mi era passato per la testa che questo paese è stato un porto baleniero per più di un secolo, e che qui dunque la caccia alla balena viene vista come un'attività ricca di fascino per i "bei tempi andati".
Questo Whale World infatti altro non è se non la vecchia "macelleria" che accoglieva le baleniere e trasformava i cetacei in olio per lanterne, prodotti di bellezza e stecche per ombrelli, per citare solo i più utili tra i molti destini dei loro corpi.

Vale la pena di far notare come la vita dei balenieri viene qui ritratta, attraverso una mostra fotografica e tre diversi documentari, come nobile e piena di fascino.

Nota: su una cinquantina di foto nella mostra, solo due (2) dedicate alle proteste degli abitanti insieme a Greenpeace per la caccia indiscriminata, ed erano foto del '77/'78, quando la caccia era già proibita da più di dieci anni a livello internazionale e la chiusura dello stabilimento viene ritratta come una sciagura per la popolazione tutta.

Prime pagine d'epoca dei giornali locali con titoli tipo: "Quale destino per la nostra comunita?".

Unica nota di merito è l'aver salvato alcuni scheletri che sono oggi in esposizione (sono stati preparati dagli ultimi "esperti" ancora in vita, quando alcuni animali sono spiaggiati circa 15 anni fa).

Quando il disgusto ha raggiunto i livelli di guardia ho chiamato Nick e insieme siamo andati a vedere le formazioni rocciose che costituiscono attrazione a sè.

Per primi i Blowholes, cioè delle fenditure che attraversano la roccia a partire dal livello del mare fino a poco sotto quello della strada: seguendo un sentiero si arriva al punto dove, una volta che le onde si abbattono sulla costa, un getto d'acqua tipo geyser fuoriesce dalla roccia.

Ovviamente necessitano onde potenti che non c'erano, per cui dopo alcuni spruzzi di circa un metro (va detto che comunque il rumore delle onde è abbastanza impressionante anche senza vederle) siamo passati al Gap, sorta di fiordo di roccia scavato dalle onde e al Natural Bridge, ponte di roccia che erge tra due promontori.

A questo punto siamo andati a fare la spesa per domani (partiamo per la Stirling Ranges) e siamo corsi all'ostello: il mercoledi c'è il barbecue offerto dalla casa (più modestamente: panino con la salsiccia e le verdure, però è buono).

Le nostre intenzioni esplorative notturne sono state fermate dal tempo, veramente inclemente, tanto che la sera è finita a parlare davanti alla stufa a legna.

La stufa! In Australia!

Ma quando arriva sto caldo?

Tuesday, October 9, 2007

Albany

Siamo arrivati ad Albany prima di pranzo, niente di particolare fino adesso.

Abbiamo preso info per andare nelle Stirling Ranges, le montagne del WA (per noi sono collinette, ma qui sono le più alte del Paese).

Usciti dall'ostello per fare il giro della cittadina, siamo andati su due lookout che guardano la città da due angolazioni opposte.
Dall'alto è una cittadina carina, senza edifici rilevanti.

Per il Western Australia si tratta di un pezzo unico: Albany è il più antico insediamento inglese del WA (1826), nato come avamposto militare del New South Wales.

Contemporaneamente ai militari vi arrivarono pescatori e balenieri, che contribuirono al suo sviluppo urbano.

Da qui, dopo aver risposto alla chiamata per la leva volontaria partirono i soldati che andarono a combattere di fianco agli inglesi nella Prima Guerra Mondiale.
Ai caduti è dedicata una parte del museo cittadino e un monumento sul lookout di Mount Clarence, che domina la baia dall'alto.

Monday, October 8, 2007

Pemberton - Walpole - Denmark

Ciao a tutti!

Ci troviamo nella ridente cittadina (che c'avrà da ride..) di Denmark, dove abbiamo passato la notte dopo le avventure nella Valley Of The Giants, nel Walpole-Nornalup National Park.


Partiti da Augusta, dopo la sostituzione della batteria alla Ghostbuster Mobile, alla quale dedichiamo un momento di raccoglimento: a questo pezzo di metallo che, nonostante i 16 anni di vita, 260000 Km e svariati tentativi da parte di Nick di forzare il suo impianto elettrico per installarvi il suo stereo Kenwood nuovo di pacca, continua a scarrozzarci lungo le strade asfaltate e non di questo immenso Paese.

Que Viva!


Prima tappa della gionata al Warren National Park, dove abbiamo preso la Karri Forest Explorer Drive, una panoramica che fa il giro del parco (qui usano molto fare il giro dei parchi in macchina, per i turisti con poco tempo a disposizione o che non possono camminare).

Una breve sosta al Lookout sul Warren River, quindi siamo andati a scalare il Bicentennial Tree, un gigantesco Karri di 300 anni e 74 metri d'altezza: appena l'abbiamo visto ci siamo subito chiesti se eravamo pazzi ad andare lassù (cosa che Nick ha continuato a ripetere per tutta la salita, tra l'ilarità dei presenti).

Una volta ridiscesi, sempre tra gli apprezzamenti di Nick, ci siamo diretti a Pemberton per la spesa e le mappe al Visitor Centre.

A questo punto eravamo pronti per andare a incontrare il secondo bestione, il Gloucester Tree, di 61 metri d'altezza, che abbiamo prontamente scalato, non prima di una serie di foto alla locale popolazione di pappagalli, attirati dal cibo dei turisti.

Questi enormi alberi vengono usati dai ranger come torri di avvistamento per gli incendi, e in effetti dalla piattaforma posta sulla cima c'è una vista niente male (ce n'è un terzo di questi alberi, il Diamond Tree, ma era un po' fuori mano e abbiamo lasciato stare).
Abbiamo lasciato Pemberton verso le 17.00, in direzione di Walpole e abbiamo piantato la tenda a Crystal Spring, località posta all'interno del Entrecastaux National Park, poco fuori Walpole.

La mattina solita tappa al locale Visitor Centre per le mappe e per lasciare in carica la batteria della fotocamera (le foto di questa mattina le ha fatte Nick da solo).

Il giro è cominciato con la Scenic Drive a Circular Pool, una piscina naturale sul Frankland River, particolare perche gli alberi morti in gran quantita all'interno dell'alveo del fiume, rilasciando saponina e tannini gli confriscono l'aspetto di un enorme flusso di caffè schiumoso.

La strada è un circuito, per cui ritorna a Walpole, dove ho recuperato la batteria, e da li a Conspicuous Beach.
Tra le foto alla spiaggia e ai wildflowers (siamo in primavera qui in WA), abbiamo approfittato per un veloce spuntino.



Da li ci siamo diretti alla Valley Of The Giants, l'attrazione piu famosa della zona.
Consiste un bosco di Tingle tree, giganteschi alberi secolari, con una passerella a 40 metri che passa in mezzo alle cime degli alberi.
La particolarità di queste piante è che dopo circa un secolo di vita, a causa di incendi, virus, funghi e per il fatto che avendo radici poco profonde devono svilupparsi in superficie, cominciano a "tirare" il tronco dalla base, diventando cavi al centro, cosa che li rende una scenografia ideale per le foto.


La nota stonata: la Valley Of The Giants non è che una caccola in confronto alle foreste che esistevano prima dell'arrivo degli europei: soprattutto inglesi, olandesi e tedeschi che sterminavano gli aborigeni per tagliare le foreste per costruire le navi per uccidere le balene (tipo una Fiera dell'Est infernale).

Tra l'altro l'attrazione è attualmente sponsorizzata dalle locali industrie di legname: avete capito bene, questa gente taglia alberi secolari rarissimi, che vivono SOLO qui, per farne legname. Legname!

Non bisogna perderli d'occhio.


Alle 16.30 circa siamo già in macchina, diretti a Denmark, dove prendiamo alloggio
all'Ocean Beach Caravan Park.
Denmark in questa stagione è poco più di una città fantasma, per cui andiamo a dormire presto, complice il tempo che non è dei migliori per le serate all'aperto.


Friday, October 5, 2007

Augusta

Ieri pomeriggio abbiamo lasciato Margaret River diretti a Sud.

Lungo la strada abbiamo fatto tappa a Jewel Cave, l'ultima grotta nel nostro programma (sono abbastanza costose per noi backpackers).

Sono sceso da solo, dato che Nick preferiva restare in superficie.

Sicuramente Lake Cave è in assoluto la migliore come scenario e formazioni, ma anche questa non è male (piccola nota: ho incontrato la stessa guida del giorno prima a Lake Cave, Maggie, che mi ha riconosciuto e ci siamo fatti due risate su come debba correre su e giù da una grotta all'altra per seguire i vari tour guidati).


Giunta la sera (le 17.10, qui è quasi ora di cena!), siamo arrivati ad Augusta, la città più a Sud-Ovest d'Australia.

Qui si trova Cape Leeuwin, il punto più a Sud-Ovest d'Australia, dove l'Oceano Indiano incontra l'Oceano Meridionale creando correnti notevoli, anche a causa dei venti che qui arrivano tranquillamente a superare i 150 Km orari: oggi sono a 60-70 e vi assicuro che dalla cima del faro è una bella strizza!

Questo rende Cape Leeuwin uno dei punti più pericolosi per le navi, tanto che nelle sue acque giacciono non meno di cinquanta imbarcazioni, comprese diverse navi da guerra, affondate qui negli anni '60 e '70 durante esercitazioni.

Un tempo porto baleniero, ora è una meta per il whale-watching, dal faro o con una barca a noleggio si possono avvistare, da giugno a settembre, le balene australi che vengono vicino alla costa per riprodursi.

Noi siamo un po' in ritardo, ma spero di avere fortuna in seguito!

L'alloggio stavolta è un ostello, il Baywatch Manor, che risulta essere il migliore del Paese: giusto quel che ci vuole per ricaricare le batterie (nel vero senso della parola, tra telefono, fotocamera..) e fare un po' di bucato prima di dirigerci a Est, verso Albany.

A presto!

Wednesday, October 3, 2007

Margaret River

Ciao a tutti, oggi ci troviamo nella citta che da il nome all'intera regione, Margaret River appunto.

La zona è molto rinomata per i vigneti e le grotte (se ne contano circa 300), oltre che per le spiagge da surf migliori del mondo, almeno a detta dei surfisti, non essendo uno di loro mi devo solo fidare delle loro parole.

Dopo
l'escursione da Cape Naturaliste a Yalingup, ci siamo fermati in zona un paio di giorni.
A dispetto delle dimensioni infatti il paese offre diverse attrazioni, delle quali abbiamo scelto la Ngilgi (si pronuncia 'ngili) Cave,
e il Wardandi Aboriginal Center,
un posto molto interessante per cominciare a capire la storia australiana da un punto di vista diverso da quello europeo.







Ieri era in programma la visita ad un'altra grotta, Lake Cave, ma siccome erano le 15.30 e chiudeva alle 16.00 abbiamo optato per la visita ad una spiaggia, Redgate Beach.

La prima volta in vita mia che vedo onde simili dal vivo, le foto non potranno mai rendere l'effetto di queste bombe che si abbattono sulle rocce.

Questo sito ebbe il dubbio onore di ospitare uno dei più famosi naufragi della zona, quello del Georgette, nave mercantile inglese avvenuto circa 150 anni fa.
Guardandola non si stenta a crederlo, che nelle sue acque giaccia più di una imbarcazione.


Monday, October 1, 2007

Dolphin Discovery Center - Bunbury

Dolphin Discovery Center, Bunbury, WA
I volontari del centro "dialogano" con uno dei delfini della baia, che usano venire a trovare gli umani tutte le mattine (piu spesso in estate che in inverno), da circa 50 anni.
A quei tempi a Bunbury viveva una gentile signora, che ogni mattina si recava alla spiaggia dove oggi sorge il Discovery Center, e dava loro da mangiare, li accarezzava e gli parlava.

Il ricordo di quell'amicizia si tramanda di generazione in generazione tra i delfini, cosi che oggi i discendenti dei primi delfini si recano ancora oggi a far visita agli umani, e speriamo che continuino!

L'unica nota stonata in questa favola è che il centro è sponsorizzato da un'industria locale, che lo usa come scudo per continuare a inquinare la baia con gli scarti di lavorazione del suo stabilimento (una sabbia nera che si mescola con quella naturale, e che gli da un'aspetto "vulcanico").

Tutto il mondo è paese!

Sud-Ovest


Ciao a tutti!

Stiamo viaggiando nello splendido Sud-Ovest del Western Australia, un posto incredibile.

Oggi siamo a Yalingup, piccolo centro a Sud di Cape Naturaliste, e stiamo andando a visitare le grotte e le vigne della zona (assomiglia a un mix tra il Carso triestino e i Magredi, ma con l'Oceano Indiano invece dell'Adriatico).

Dormire in tenda per 4 giorni di fila mi sta rompendo la schiena, ma costa poco (10 $ = 6,2 Euro) e sono piu puliti degli ostelli, con bagni, docce (anche riscaldate, che non è male visto il freddo che fa la sera (max 20 C - min 12 C).

Tenete d'occhio questo blog per le news!