blogspot visitor

Monday, February 25, 2008

Biking in New Zealand 2

GIORNO 8

La mattina si presenta con un sole e un cielo limpido che mi fanno scappare qualche maledizione nei confronti del servizio meteorologico, che per oggi prevedeva niente meno che il diluvio universale.
Ad averlo saputo non avrei prenotato il bus, ma ormai è tardi per pensarci, alle 10 viene a prendermi all'ostello e in un'ora circa siamo a Twizel.
Dopo uno spuntino e un occhio in giro per il centro verso mezzogiorno si parte: il cielo sereno e il vento a sfavore mi spaccano le gambe per mezz'ora circa, quando arrivo alla prima sosta, la Salmon Farm.
Se passate di qui non la mancate, consiglio di un vecchio turista americano che viene qui ogni anno solo per fare scorta di prodotti tipici.
La signora alla cassa insiste perche veda le vasche dei salmoni e gli dia da mangiare, all'inizio non sono tanto entusiasta, sono quelle cose da turisti con la fotocamera al collo, ma devo dire che è divertente vederli saltare fuori dall'acqua per acchiappare i croccantini.

Mi prendo un pezzo di salmone affumicato e continuo per Omarama: da qui si vira verso est, in direzione della costa, e il vento adesso è a mio favore, comincio a filare come un treno anche in salita, tanto che in certi tratti devo frenare per evitare di finire dentro al lago.

In questa zona ci sono infatti diversi laghi artificiali che alimentano le centrali elettriche, e tutto un fiorire di dighe lungo la strada.

Il sole picchia tutto il giorno, tanto da riempirmi di veschiche le braccia nonostante la crema solare, e.. alle sei e mezza di sera.. sono a Oamaru! 150 Km per il nonno! Ma senza il vento a spingermi non ce l'avrei mai fatta..

Dall'inizio del paese al camping ci sono altri sette-otto chilometri, e ci vuole un gelato e altri 40 minuti per raggiungerlo, arrivo che sembro Fantozzi dopo la Coppa Cobram :)

GIORNO 9-10

Giornata di riposo a Oamaru, magari la costa non è il massimo (si tratta pur sempre di un porto commerciale), ma le colline intorno e il paesino sono molto belli, e la gente simpatica e alla mano.

Approfitto della pioggia per stare qui anche domani, devo cambiare la gomma posteriore e riposare il mio posteriore, e soprattutto le ginocchia, vado al parco cittadino che è uno spettacolo di ordine e di pulizia, non hanno dei giardinieri, ci stanno direttamente i folletti!

Mi piacerebbe che anche in Italia avessimo lo stesso amore per il posto dove viviamo, qui l'immondizia in giro è praticamente sconosciuta, e puoi andare in un bagno pubblico senza prenderti il vaiolo (e c'è sempre la carta! Incredibile..)
Pensate che bel posto sarebbe se ognuno NON si facesse i cavoli propri, qui se qualcuno fa una stronzata non c'è bisogno del vigile o del poliziotto, la prima vecchina che passa ti allunga una borsettata e finisce li..
Lo so, sembra il paese delle favole, ma veramente sono tutti gentili, mi è capitato diverse volte di fermarmi lungo la strada, lo sguardo perso nel vuoto (una delle mie specialita), e dopo 30 secondi qualcuno mi avvicinava per chiedermi se avevo bisogno di una mano, fa veramente piacere, specie se viaggi da solo..

GIORNO 11

Oggi sono partito verso sud, direzione Dunedin, la giornata è passata tra sali e scendi (ma i "sali" mi sembravano piu dei "scendi" :))

I paesaggi lungo le strade panoramiche sono stupendi, ma ogni tanto devo rientrare sulla State Highway 1, e vi assicuro che quando i camion ti fischiano a 10 centimetri ti danno una botta d'adrenalina che nessun bungee jumping o boat rafting ti daranno mai (cosa che mi fa risparmiare un sacco di soldi su queste attrazioni turistiche:))

Dopo circa 65 Km ne ho abbastanza di scalare e mi butto a Wakauoiti, al campeggio, veramente il posto piu solitario e desolato che ho visto in un sacco di tempo.
Il nome del paese non lo so di preciso, lo scrivono diversamente sulla guida e sui cartelli, forse non lo sanno manco gli abitanti come si chiama :)

GIORNO 12

La pioggia ancora non si vede e ne approfitto per tirare l'ultimo pezzo, 52 Km fino a Dunedin, ma con le deviazioni sono circa 60 Km, con la salita di Mount Cargill sono.. UN CULO COSI'!

Veramente sembra non finire mai, di buono c'è che oggi ho cambiato la disposizione dei bagagli, adesso è abbastanza bilanciata da consentirmi di salire sui pedali, anche se un paio di volte il cambio decide di cambiare marcia per conto suo, non sono finito giù per un burrone per miracolo.

Nel primo pomeriggio sono in città, e dopo una sosta al bike shop per prenotare un intervento al cambio per domani e una puntata al Visitor Centre, decido che non mi sono fatto abbastanza male per oggi, e prendo la strada per la Otago Peninsula, dicono che è carina e in più mi piace il nome.
E' davvero bella, e al pomeriggio spira una brezza lungo la strada, di quelle che ti fanno rimpiangere di essere sulla bici, e soprattutto di andare controvento!
Per fare i 25 Km fino a Portobello, dove si trove il camping, ci metto un'ora e mezza, arrivo che sono un cadaverino con le gambe di legno, però la strada che costeggia la baia è spettacolare, quelle volte che alzavo la testa dal manubrio mi godevo la vista di Dunedin e delle colline intorno..

GIORNO 13

Sveglia con la pioggia, impacchetto tutto e riparto per Dunedin.. ah, lo sapevate?

La mattina la brezza spira in direzione contraria, per cui.. controvento di nuovo!
(Sapevatelo su.. Rieducational Channel :))

Arrivo in centro, check-in in ostello, bici dal meccanico e io in riposo, ma prima passo al Visitor Centre, dove prendo un biglietto per il Taieri Gorge Trail, un treno che parte da qui e va fino a Middlemarch, paesino nel mezzo del nulla, da dove parte la Rail Trail! Cos'e la Rail Trail?

Lo scoprirete nella prossima puntata!

STAY TUNED>>

Monday, February 18, 2008

Biking in New Zealand

PROLOGO

Appena arrivato a Christchurch sono stato accolto da un vento gelido e una pioggia serale che non promettono niente di buono, nonostante l'autista del bus continuasse a dirmi che si trattava solo di una perturbazione passeggera.
La mattina di sabato piove ancora a dirotto, per fare cento metri a piedi sono inzuppato da capo a piedi e fa un freddo che mi sembra di aver preso l'aereo sbagliato, forse sono in Norvegia..
In giornata contatto il bike hire per affittare la bici e il pomeriggio va via di preparativi, speriamo per domani..

GIORNO 1

Sono partito da Christchurch con il sole, buon segno!
A dire il vero sono partito un po' tardi, e non so neanche bene cosa troverò per strada, ma se no che avventura sarebbe!
Mi fermo lungo la strada per rifiatare, e piu si va avanti e piu le soste aumentano, la mancanza di allenamento si fa sentire..
Alla sera sono a Rakaia Gorge, 95 Km per il primo giorno non è male, il posto è sulla riva di un fiume, molto bello, e incontro i primi bikers che come me (ma molto piu veloci!) girano per l'isola.

GIORNO 2

La mattina mi sveglio con ogni dolore possibile, e mi ci vuole un bel po' prima di prepararmi, alle 11 passate incomincio la strada.. a piedi!
C'e una salita che sembra il Pordoi, e spingo la bici per un buon tre quarti d'ora, poi dopo un lavoro stradale dove per poco ci lascio le penne comincia.. la discesa!!!!!

Da qui e tutta facile fino a Geraldine, solo che sono distrutto da ieri, quando arrivo a Geraldine (74 Km), sembro uscito da un incidente con un treno, per lo stupore del manager del campeggio..

GIORNO 3

Oggi mi tocca portare la bici dal "dottore", cambio e trasmissione grattano, e stamattina l'ho trovata con una gomma a terra..

Alla faccia del noleggio che mi aveva assicurato che era perfetta!

Mi tocca andare col bus fino a Timaru, sulla costa, per cui la mattina va via li, mentre il pomeriggio è dedito al relax e.. magnare!!
Ho una fame metabolica che potrei mangiare anche la gomma di un camion, devo ancora abituarmi ad uno sforzo prolungato, cominciare con sei ore di bici non è quello che consiglierei a nessuno, almeno che non intenda fargli uno scherzo!

La sera torno a trovare Danny, il proprietario del miglior Fish&Chips sul pianeta, se passate di qua non lo mancate!

GIORNO 4

Oggi tappone di montagna da Geraldine a Lake Tekapo, 89 Km di sali scendi con un paio di tirate che al momento sono troppo per le mie gambe, sono smontato e via a spingere.. mica si chiama "push bike" per niente!

La mattina e andata piuttosto bene, la giornata di riposo ha fatto il suo dovere e macino i primi 43 Km fino a Faerlie in 3 ore con un paio di pause.
Pranzo e sosta per ripartire di slancio, solo che lo slancio è finito, dopo un'ora mi fermo per rifiatare, e da li in poi lunga agonia fino alle 18 circa, quando dopo una curva vedo finalmente il lago!

E' bellissimo!

Non c'e da stupirsi che hanno girato "Lord Of The Rings" qui in Nuova Zelanda, ogni paesaggio ti sembra di averlo gia visto.. e magari è cosi!

A dire il vero non è andata poi così male, devo ancora considerare il fatto che la bici ha circa 20 Kg di bagagli (soprattutto.. CIBO!!), per cui non posso certo aspettarmi di andare forte come quando avevo 18 anni e spingevo la mia mountain bike su salite che a vederle oggi mi farebbero semplicemente scattare il riflesso automatico: scendere e camminare!

Alla sera nella cucina del camping conosco una coppia di americani che hanno la tenda vicino alla mia, e con sguardi stupiti mi chiedono se sono io quel matto che e arrivato qui in bici!

Si, sono proprio io! Ma non sono matto perche giro in bici, sono competamente fuso perche giro su strade di montagna in bici senza un barlume di preparazione!

GIORNO 5

Giornata di riposo al lago, mi preparo per il prossimo tratto che si figura bello serio!
Mount Cook!

Pomeriggio faccio una nuotata nel lago.. FANTASTICO!!!

Sulla spiaggia incontro un gruppo di inglesi che girano in camper, dei veri "country gentlemen" che mi invitano a cena.. meglio che al ristorante!! Ci voleva proprio.. :)

GIORNO 6

La mattina si parte per Mount Cook e mi sembra di essere un treno, arrivo al Visitor Centre di Lake Pukaki dopo 2 ore nette, 47 Km.
Pranzo con due cicliste canadesi che vengono da Mount Cook dirette giu a Twizel, e dopo mangiato mi metto in strada armato delle migliori intenzioni: il tempo è perfetto, il paesaggio spettacolare, il vento.. ALLUCINANTE!

Ci metto 3 ore e mezza per fare i 55 Km fino a Mount Cook Village, e da li ci sono altri 2 Km di sterrata fino al camping, che sono nulla se non sei sfasciato da 100 Km di strada di montagna.

Mount Cook si vede poco per via delle nuvole e foschie che lo ricoprono, a dire il vero è piuttosto lontano da qui, ci vogliono due giorni di escursione per arrivare alla cima, non è per me, ne ho abbastanza con la bici..
Al camping ritrovo Christian, il ciclista austriaco incontrato a Rakaia Gorge, quando gli dico che la previsione per il weekend è di pioggia a dirotto, impacchetta tutto e fila via a Twizel.
Per me e fuso, 70 Km in bici partendo alle sei di sera, ma non è affar mio: pianto la tenda, mangio le mie scatolette davanti allo spettacolo delle montagne con il Tasman Glacier a dominare la vallata e vado a nanna, il riposo del guerriero :)

GIORNO 7

La mattina piove, per cui decido di impacchettare tutto prima di andare a fare l'escursione alla Hooker Valley, di modo che quando torno devo solo prendere la bici e correre a Twizel, magari non mi becco il peggio della perturbazione, infatti la vedo che si alza lentamente dal ghiacciaio, se mi muovo posso evitarla..

Ed ecco la sorpresa: MI HANNO MANGIATO LA SELLA!!

Non ci sono parole, è rosicchiata come un osso, e noto che c'è un buco anche sulla tenda, proprio della forma di un becco..
Dopo un bel po' di maledizioni cerco di rimettere insieme i pezzi della sella con la colla, tra gli striduli richiami degli uccelli che sembrano ridersela della grossa, e parto a camminare un po' in ritardo.
La camminata arriva fino a Hooker Lake, dove si vede il fronte del ghiacciaio che rilascia gli iceberg nel lago, veramente bello, ma non ho molto tempo, piove sempre più forte e fa un freddo appunto glaciale, torno alla bici e vado a mangiare qualcosa al villaggio prima di dirigermi a Twizel.

Mentre sono al calduccio nel Old Mountaineer Cafe (bello e caratteristico, fondato da Sir Edmund Hillary.. pubblicita!) piove ancora più forte.

Dopo pranzo vado a telefonare a Twizel perche voglio dormire in ostello, i telefoni pubblici sono all'interno dell'Hermitage, che dal nome si capisce che non è il classico hotel per backpackers, cosa che mi da l'opportunita per un'ora di girovagare nel mondo del lusso, tutto è luccicante, chic ed estremamente sovrapprezzo, non riesco a contattare nessun ostello e su internet risultano tutti occupati, per cui decido di volare basso e fermarmi a dormire all'ostello qui, pedalare sotto la pioggia col rischio di scivolare e sfracellarmi non è proprio il mio ideale di divertimento..

In un attimo di codardia prenoto lo shuttle bus per Twizel, domani mattina scendo al paese e da li provo a pedalare fino alla costa, a Oamaru.

Prima però devo trovare del nastro isolante, e da domani vado a dormire con la sella.

STAY TUNED >>

Tuesday, February 12, 2008

Aggiornamenti da Melbourne

Ciao!

In attesa di partire per la Nuova Zelanda questo venerdì, mi sto godendo il soggiorno a Melbourne.

Devo dire che stare a St Kilda non è male, è abbastanza fuori dal centro ma non troppo, ogni dieci minuti c'è un tram, siamo a pochi minuti a piedi dalla spiaggia, che anche se come tutte le spiagge delle grandi città non è un granchè, è sicuramente meglio del traffico del centro.

Con Nick siamo sempre in giro insieme, almeno quando non lavora, e ogni tanto andiamo a fare qualche escursione.

Domenica siamo andati sulle Dandenong Ranges, ho aggiunto le foto nella cartella di Melbourne.

E' la classica meta domenicale per chi vive in città, più o meno quello che i Castelli Romani sono per la capitale.
Al posto di Albano e Genzano ci sono Olinda e (questo è il mio preferito, solo per il nome) Sassafrass.
Niente laghi nè fraschette, cosa che rende il pomeriggio difficile, dopo che hai camminato per ore e gli unici posti per ristorarsi sono i caffè e i ristoranti "alla moda", dove servono lo stesso caffè che si trova un po' ovunque, una volta varcati i confini italiani.
Diciamo che qui e una fortuna non essere caffe-dipendente.

Finalmente sono riuscito a incontrare gli istruttori della WTBA qui in città, Steve Mc Donald e David Leffman.
Sono molto gentili e mi alleno spesso con loro, è bellissimo allenarsi con altre persone dopo tanto tempo, quasi mi ero dimenticato il divertimento nelle arti marziali, allenarsi sempre da soli mi porta una "seriosità" che alla lunga diventa noia.
Anche questa sera ci alleniamo, l'atmosfera è giocosa e si scherza parecchio, quasi mi dispiace andare via..

Non so quante occasioni avrò in Nuova Zelanda per aggiornare il blog, dato che ho intenzione di vivere on the road la maggior parte del tempo, per cui..

STAY TUNED..


Tuesday, February 5, 2008

Traffic Jam

Oggi io e Nick siamo partiti per andare a fare un'escursione fuori città, al Warrandyte State Park.

E' poco più di un parco cittadino, sulla mappa lo mettono all'interno dell'area metropolitana, e così ci è sembrato perfetto per una gita di mezza giornata.

Niente di difficile, Nick si deve allenare perche tra qualche settimana va sulle montagne del Borneo, io mi alleno per le Alpi Neo-Zelandesi, e provo le nuove scarpe che ho comprato giusto ieri.

Camminiamo per un paio d'ore e a mezzogiorno abbiamo esaurito i sentieri disponibili nel parco; dopo un paio di panini diamo un'occhio alla mappa e decidiamo di scendere lungo la costa per poi risalirla fino a casa, fermandoci lungo la strada se troviamo qualcosa di interessante.

Dopo un paio di deviazioni fuori programma troviamo la strada per scendere: non siamo passati dal Visitor Center per cui siamo privi delle preziose mappe, ci dobbiamo arrangiare con l'atlante stradale che mostra solo le vie principali.

Dopo tre quarti d'ora di semafori siamo sulla costa, troviamo un posto che sembra buono per una sosta, caffè e qualche foto sulla spiaggia.. dov'e la fotocamera?

Nello zaino non c'è, e vi lascio immaginare la mia faccia al pensiero della stessa sul tavolo da picnic a 50 Km da dove ci siamo fermati..
Dopo un caffè al volo ci rimettiamo in auto e rifacciamo la stessa strada, adesso il traffico è in aumento, siamo sulla highway a tre corsie e sono tutte piene di gente, per cui per ritornare al parco ci vuole un'ora buona.
Una volta arrivati l'amara sorpresa di trovare il tavolo orribilmente vuoto, e macchine che vanno e vengono, chiedo ai presenti se l'hanno vista, anche se ormai la mia fotocamera avra preso il volo.. NOOOOOOO!!!!!!!!!!!

Torniamo alla macchina, e mentre sistemo lo zaino sotto il sedile, un piccolo laccio nero mi appare davanti al naso, lo tiro ma so già cosa c'è dall'altra parte, e credo che lo sappiate anche voi..

Dopo le inevitabili scuse con Nick, decidiamo che si è fatto troppo tardi per la gita sulla costa, cosi ci infiliamo di nuovo nel traffico per tornare all'ostello.

Dopo un altro paio di deviazioni fuori programma troviamo finalmente la strada, che nel frattempo si e riempita all'inverosimile del traffico del rush hour: arriviamo all'ostello alle sei di pomeriggio, un totale di 200Km e quattro ore di guida, alla faccia della gita dietro l'angolo.

Per farmi perdonare questa sera ho pagato la cena :)))