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Monday, March 31, 2008

Metropolis

E così mi sono deciso, e dopo sei mesi tra Oz e NZ sono a Sydney.
Ancora non ho visto niente, conto di aggiornarvi a breve, la prima impressione e che sembra di essere a Londra, a parte il clima.

Il soggiorno a Canberra, nonostante le premesse di noia non è stato niente male, gli allenamenti con Jim sono andati alla grande, a parte il fatto che cominciavano alle 6 di mattina, al buio e con 7 (sette) °C!
I ragazzi di Melbourne mi avevano avvertito che gli allenamenti sarebbero stati più "fisici" rispetto agli altri istruttori, in effetti Jim è cosi, ma abituato a Stefano e stata una passeggiata :)

All'ostello ho conosciuto Valerio, che lavora in un ristorante italiano da due mesi, e altri italiani che vivono a Canberra per studiare o lavorare.
Durante una conversazione con Dario, che lavora a Canberra alla Procura Antidroga, ho scoperto che l'Australia è ai primi posti al mondo per consumo di droghe sintetiche, tipo ecstasy, soprattutto i cristalli di metanfetamina, che qui chiamano "ice"; stiamo parlando del 10% della popolazione, 2.200.000 persone!

Non vorrei essere qui tra vent'anni, quando lo Stato dovra occuparsi di una generazione di quarantenni con il cervello in pappa.

Il freddo è uno dei motivi principali che mi stanno spingendo verso nord, conto di arrivare in Queensland quanto prima e godermi la stagione "jellyfish free": da maggio infatti le meduse se ne vanno e si puo fare il bagno nell'oceano, togo!

Friday, March 21, 2008

Capital City

Ieri pomeriggio, dopo 9 ore di autobus sono arrivato a Canberra, la capitale.

La sua fama di "posto più noioso d'Australia" è effettivamente ben meritata, fa impressione vedere la capitale dello Stato semideserta nel weekend pasquale, basta dire che in tutta la città ci sono solo DUE (2) ostelli!
Se mi trovo qui è per due ottime ragioni: la prima è che mi devo incontrare con Jim Marincic, un maestro di Tai Ji e difesa personale che i ragazzi di Melbourne mi dicono eccezionale.
La seconda è che per qualche giorno posso stare in un luogo quasi privo di backpackers, backpackers-free :)
Mi stanno cordialmente stufando, col loro stile di vita "casinista", sarà l'età certo (la mia, intendo) ma perche non se ne vanno a Ibiza, se vogliono fare casino? O a Riccione?

Colgo l'occasione per augurare Buona Pasqua a tutti, divertitevi e andateci piano coi bagordi alimentari, poi lo sapete che state male!!! :)

BUONA PASQUA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tuesday, March 18, 2008

Welcome back!

Ho spostato le lancette due ore indietro, il telefono cellulare funziona e così anche la carta di credito e il Bancomat.. sono a casa! :)

Fa uno strano effetto, camminare per le strade di Melbourne e orientarsi con i nomi delle vie, i negozi e gli edifici noti, mi sento un po' meno "straniero"..

La prima cosa che ho notato è la quantita di foglie per terra.. siamo in autunno!

Monday, March 17, 2008

Biking in NZ 6 - West Coast and back

GIORNO 21

La mattina si parte per Wanaka, sono solo 77 Km ma di salita dura e discesa ripida, cosa che non riesco a notare dato il vento contrario, se non pedalo non vado avanti neanche in discesa!
Il famoso vento di nord-ovest (northwerstely) si fa sentire, io e la bici siamo come una foglia secca.

Il pomeriggio sono in paese, completamente sfasciato (io, non il paese) e decido per domani di prendere lo shuttle bus per Franz Joseph, il tempo comincia a scarseggiare.

Campeggio sul lago, bellissimo al tramonto, nottata in galleria del vento.

GIORNO 22

Giornata di trasferimento, ci sono 280 Km di bus, per strada piove e c'e sempre vento contrario, sono grato al mio buon senso che mi ha risparmiato dall'inclemenza meteorologica, e dal finestrino mi godo il panorama (sempre rigorosamente al di sopra dei 90 Km/h) della West Coast e della foresta pluviale.

Nel primo pomeriggio sono a Franz Joseph, e appena arrivato mi accorgo che il posto è una trappola per turisti, dove l'esca e un ghiacciaio!
Sono sconcertato dallo scoprire che in paese non esistono piazzole per campeggiare (!!) e il camping a un paio di Km dal paese e piu caro dell'ostello!!
Dopo essermi sentito offrire una piazzola sulla ghiaia per 20 $, decido di piazzarmi al YHA, 22 $ a notte e senza ghiaia :)

GIORNO 23

Il tour sul ghiacciaio, nonostante la bellezza dello scenario, è una delusione: centinaia di turisti, guide, piste, attrezzature, elicotteri che ti ronzano sopra la testa, che atterrano con i turisti più danarosi direttamente sul nevaio: Gardaland on Ice!

Unica nota positiva: l'ostello ha la sauna gratis! Figata!

GIORNO 24

Giornata sotto l'acqua, da FJ lungo la West Coast (Welcome to the Rain Forest!), 90 Km che se li facevo sul fondo di un lago non notavo la differenza.
Pausa a Whataroa, dove un vecchio artigiano mezzo Maori e mezzo matto mi mostra la sua galleria, faccio alcune foto perche ho come il sospetto che sarà l'unica occasione per me di vedere qualcosa di non britannico prima di lasciare l'isola, se c'e una cosa che mi ha colpito è la totale assenza di Maori, ovunque!
Dopo una breve pausa a Harihari, per strizzare i calzini (ormai mi stanno crescendo le branchie), alle18 arrivo all' Old Church, 16 Km prima di Ross, in uno degli ostelli migliori in cui sia mai stato, grazie a Frank e Eva, kiwi tedeschi!

GIORNO 25

Dall'ostello a Ross, stop per pranzo, e da li a Hokitika, oggi ho il vento dalla mia ma le gambe non girano.
Alle 18.30 sono a Greymouth, ma dopo una rapida occhiata decido che non mi piace e nonostante la fatica decido di continuare a pedalare, sulla guida sono segnati alcuni camping oltre la citta.

Dopo una breve pausa per uno dei peggiori tramezzini mai assaggiati (perche sono in vacanza, e quando sei in vacanza non bisogna farsi mancare niente), lungo la strada trovo un campeggio a Rapahoe, per oggi sono 94 Km e sono piuttosto sfasciato, a giudicare dalle occhiate dei campeggiatori intorno a me, hanno quello sguardo che si fa quando si vede un bambino mendicare in mezzo alla strada.

Vado in spiaggia a fare un paio di foto, e bella da far commuovere anche uno
con una pietra al posto del cuore :)

GIORNO 26

Solo 35 Km fino a Punakaiki, quando arrivo mi sistemo al camping e prenoto lo shuttle per Nelson, ormai la vacanza e finita, devo tornare a Christchurch!

Il pomeriggio vado a fare il giro "fotografico" delle attrazioni locali, Pancake Rocks, Blowholes e caverne, anche perche a parte questo Punakaiki ha da offrire poco altro, a parte il Visitor Centre, Il Coffee e Il Craft Shop, che comunque chiudono alle 17.30, lasciando il posto abbandonato a se stesso e all'inclemenza dell'oceano, che sferza la costa dalla notte di tempi senza mai prendersi un giorno di ferie, modellando le forme che poi vengono usate per attirare frotte di turisti.
Lo so, è triste e cinico visto cosi, ma d'altronde chiunque in Nuova Zelanda vi può confermare che qui l'industria del turismo, se fosse un animale sarebbe uno di quelli che vivono spolpando cadaveri.

GIORNO 27

Trrsferimento di 280 Km fino a Nelson, arriviamo che è quasi buio, la città è completamente piena e impaccata di gente, non si trova da dormire da nessuna parte, e qui interviene il mio famoso "colpo di culo": al campeggio e rimasto un posto giusto per me e la bici, e i miei vicini mi offrono un passaggio a Christchurch per domani :)

GIORNO 28

La mattina se ne va a smontare la bici e "impacchettare" la macchina, e via!
Lungo i 400 Km di strada facciamo amicizia, Graham e Andrea sono una giovane coppia inglese che gira il mondo, e a loro devo se sono tornato alla base addirittura in anticipo sul programma, e risparmiando il biglietto dello shuttle, che qui costa come l'Eurostar!

Veloce come è cominciata, la vacanza nella Terra di Mezzo è finita, dopo 1200 Km di bici, 700 Km di shuttle bus e passaggio in auto di 400 Km e speso una piccola fortuna, non ho visto che una parte di South Island, per non parlare del fatto che non ho nemmeno messo piede su North Island!

Cosa dire in conclusione?
E' un Paese per lo più bellissimo, abitato da gente per lo più gentile e simpatica, chi lavora nell'industria turistica possiede uno spiccato senso per spelare i portafogli dei turisti,
che quando se ne vanno sono piuttosto malconci per il troppo uso.

Mercoledì mattina sono in coda per il check-in quando dalle colonne mi appare un avviso, Departure Charge, Tassa per la Partenza.
L'avviso recita qualcosa sul tono di "in caso di mancato pagamento non verrete ammessi all'imbarco".

COOSAAAAA??? Se non pago non posso partire? Mi chiedo che cosa succede se uno non paga, lo tengono al terminal a vita tipo Tom Hanks in "The Terminal"?

Veramente incazzato compilo il modulo con i miei dati, e dopo il check-in faccio un'altra coda chilometrica (perche sono sempre in vacanza, e quando si è in vacanza non ci si deve far mancare niente) per pagare i 25 $ allo sportello della Bank Of New Zealand.

All'imbarco sono uno degli ultimi, ed è la prima volta in vita mia che mi capita di essere sollevato nel lasciare un posto, tutto sommato è stata una bella avventura, ma probabilmente la Nuova Zelanda non e il Paese per me.

Vi lascio i link per le foto PARTE 1 e PARTE 2

Thursday, March 6, 2008

Biking in NZ 5 Doubtful Sound

GIORNO 19
La mattina comincia presto, tra autobus e traghetto per raggiungere Deep Cove, il porto da dove cominciera la crociera.
Essendo uno dei posti piu isolati e selvaggi che si possono visitare in Nuova Zelanda, farci una crociera costa un botto, per cui sono circondato da "baby boomers", che sono quei nonnetti sulla settantina che hanno fatto i soldi negli anni 50-60 e adesso l'unico problema delle loro giornate da pensionati è trovare il modo di spendere una barca di soldi, possibilmente lontani da mete turistiche "cheap".
Capite che sono uno dei pochissimi sulla nave a non avere bisogno del pannolone, e per fortuna posso condividere il viaggio con alcuni ragazzi che, come me, preferiscono spendere i loro sudati risparmi per vedere la Nuova Zelanda incontaminata: anche qui infatti si puo prendere il "morbo del backpaker" come in Australia, e ritrovarsi a passare settimane o mesi tra ostello, pub e infine bottle shop (quando i soldi stanno per finire).
Mentre ci sistemiamo nelle cabine faccio amicizia con John e Mike, che a dispetto dei nomi sono tedeschi, ed Eva, olandese alta, bella e bionda, insomma il classico stereotipo nordico (a parte mezzo metro di dreadlocks).

Il posto è indescrivibile, si possono usare milioni di parole, e potete andare sul mio album a guardarvi le foto, ma non vi renderanno che una pallida idea di cos'è un fiordo ricoperto di foresta pluviale, popolato di foche, pinguini, delfini e ogni specie di uccelli marini.

La vita a bordo è una piacevole diversione dal campeggio, essere serviti e riveriti come personalità mi fa prendere una sindrome da "ultima occasione", e comincio ad approfittare prima del coffee break, con tre muffin enormi e due tazze di caffe e due di cioccolata, che però brucio durante il pomeriggio, tra sea kayaking e.. tuffo nel fiordo! Siamo circa una decina in acqua, e la sorpresa è che l'acqua non e cosi fredda, anche se per me l'idea di avere centinaia (oltre 400) metri di oscurita mi mette una certa strizza, non so perchè, sara l'aria primordiale e isolata del posto, ma ho come la sensazione che un mostro marino possa uscire dall'acqua e inghiottirci in un boccone, alla fine sono contento di risalire sul pontile.. :)

La sera la cena è a buffet, una meraviglia di ogni ben di dio, e ci facciamo un po' prendere la mano, penso di aver mangiato un centinaio di dollari di cibo, tra salmone affumicato, roast beef, verdure grigliate e chissà cos'altro.
Dopo cena, pieni come otri, cerchiamo di rotolare sul ponte per goderci la vista del fiordo di notte, ma dopo dieci minuti il vento e il freddo, oltre che un principio di indigestione ci convincono a stare sotto coperta a riscaldarci con un tè caldo.

GIORNO 20

La mattina ci sorprende con la pioggia e la nebbia, che danno al posto un'aria mistica: veramente passo la mattina sul ponte sotto la pioggia, a fischiettare il motivo di "Lord Of The Rings", Peter Jackson non ha dovuto lavorare sulla scenografia perche i posti fanno tutto da soli.

Il pomeriggio se ne va di trasferimenti con traghetto e autobus, per ritornare a Queenstown e alla "civiltà", da domani si torna a pedalare.. e alle noccioline!

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Wednesday, March 5, 2008

Biking in NZ 4

GIORNO 18

La giornata promette pioggia e vento gelido, non in quest'ordine e non a mio favore, per cui spinto dalla pigrizia e dal ginocchio sinistro, che vuole farmi causa per maltrattamenti, prenoto lo shuttle bus per Queenstown, 90 Km da Clyde.

Peccato perchè la strada è molto bella e panoramica e.. stretta, senza guard rail per lunghi tratti e gli shuttle bus vanno a 90 Km/h!

Lungo la strada è una profusione di cartelli con il ciclista e l'autobus e la scritta "Share the road", indizio che mi fa sospettare che i bus non si curino troppo della sicurezza di noi ciclisti..

Il pomeriggio sono a Queenstown "Venture Capital Of The World!", che significa che è pieno di tour operator per jet board, rafting, bungee jumping, skydiving, e in generale tutte quelle attivita per persone con infanzia negata, oltre che negozi di souvenir e pub e ristoranti, e.. insomma avete capito che non mi fa impazzire.

Non avendo bisogno di questo genere di stimoli ho prenotato una crociera (si, avete capito bene) a Doubtful Sound, un posto leggermente più esclusivo rispetto agli altri tour disponibili: ho scelto di spendermi una botta qui, e di fare il "ricco" per due giorni, sono un po' stufo di andare avanti a muesli e mandorle, sto diventando uno scoiattolo! :)


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Bikin in NZ 3: Otago Central Rail Trail

GIORNO 14

Giornata di riposo a Dunedin, piove e tira vento, cosa che mi ricorda casa.. solo che in teoria qui siamo ancora in estate!

Vado ai Farmers Markets e in giro con Dorothea, tedesca-polacca incontrata in ostello, gira in NZ da parecchio e mi dà qualche dritta per muovermi.
Serata tranqui con Dorothea: cinema e birretta al pub.

Dunedin è stata fondata dagli emigranti scozzesi, pensate la vita: viaggi attraverso il mondo, visiti paesi come il Sud Est Asiatico e la Polinesia, e ti sistemi qui, dove il clima è una replica esatta di casa tua :)

Contenti loro..

GIORNO 15

Oggi piove seriamente, per andare dall'ostello alla stazione con la bici sono due minuti, e ci arrivo sott'acqua.
Il treno e in parte originale degli anni '20 e in parte ricostruito, per la gioia dei turisti che non possono fare a meno della caffetteria e delle prese di corrente.

Sono uno dei pochi passeggeri sotto i 60 anni, e osservandoli assaporo come sarà la mia vita tra trenta anni, tra lamentele per il tempo e innumerevoli alzate per andare alla caffetteria (e altrettante per la toilette dopo).

Il viaggio scorre lento tra paesaggi da frontiera, questo è il Central Otago, dove nel secolo scorso NZ ha avuto la grande corsa all'oro, dovrebbe essere simile alla valle dello Yukon in USA, per lo meno per il clima, davvero impietoso, torrido d'estate e d'inverno prenotate la legna, perche si va a -20 C!
Dopo un paio d'ore siamo a Middlemarch, piove e tira un vento gelido da farmi rimpiangere di aver mollato il letto stamattina, dopo aver spedito lo zaino dall'altra parte del Trail e l'ultimo pranzo nell'unica caffetteria, si parte!

Dove? Ma lungo la ferrovia!

Solo che hanno tolto i binari, e sistemato il tracciato per permettere ai ciclisti di farsi i 150 Km da qui a Clyde senza timore di essere messi sotto dalle auto, godendosi panorami unici e attraversando le montagne nei tunnel ferroviari, cosa che rende il tracciato particolarmente facile..

Se non fosse che sullo sterrato con la pioggia si formano pozzanghere enormi, piene di fango, e io con la bici da strada rischio di finire a grattugiarmi sulla ghiaia ogni 20 metri..

Dopo un'ora di agonia decido che per oggi ne ho abbastanza, e appena trovo l'incrocio con la statale mi butto sul caro vecchio asfalto, che sarà pieno di salite e discese, oltre che di auto, ma almeno so di che morte morire :)

Il pomeriggio se ne va a pedalare sotto vento e pioggia gelida, lanciando maledizioni alla Nuova Zelanda e a me stesso, per aver scelto la bici come mezzo di trasporto, dopo circa 70 Km di agonia sono a Ranfurly, il primo centro dotato di ostello, decisamente non me la sento di campeggiare..

La serata è serena, ha smesso di piovere e promette bene, mi fermo a parlare con una coppia Kiwi (le persone, non i frutti) e con Uri e Jackie, coppia americana che come me sta facendo il Rail Trail.. tutti con le scarpe ad asciugare sulla stufa!

GIORNO 16

Io, Uri e Jackie decidiamo di fare il resto del viaggio insieme, da qui a Clyde lo sterrato è piuttosto liscio e ha smesso di piovere, si va che è una bellezza, e passiamo le vecchie stazioni del treno, i ponti (che ti fanno vibrare.. non restate seduti sulla sella, mi raccomando!) e i tunnel..

Siamo un treno a pedali!

Alla fine del pomeriggio siamo a Omakau, circa 60 Km oggi, e prendiamo la statale per Ophir, un paio di Km fuori rotta per andare all'unico ostello della zona (in realta ci sono altri posti, ma o sono troppo costosi, oppure fanno pietà), è al completo, ma la manager ci offe di campeggiare in giardino.. ma certo!

L'ostello è pieno di ciclisti, e anche qui siamo gli unici sotto i 60 anni, mi sembra sempre strano, anche se di giovani ne abbiamo visti lungo la strada.

Notte bellissima e stellata e.. BRRRRRRR!!!!!! FREDDO!!!!

GIORNO 17

Oggi abbiamo gli ultimi 30 Km fino ad Alexandra, per cui ce la prendiamo comoda (non che ieri ci siamo affrettati:))

Quando arriviamo è tempo di saluti, anche se mi dispiace separarmi da Uri e Jackie, ma loro vogliono andare a sud, e per me il tempo comincia a stringere, devo cominciare a risalire l'isola o non ce la faro a vedere il nord.

Faccio da solo gli ultimi 8 Km di Trail fino a Clyde, e arrivo all'Hartley Arms, il B&B dove trovo lo zaino con i vestiti puliti (durante il Trail si viaggia un po' come i pionieri, per cui non si bada all'odore:), e Wally e Maria, i manager del B&B, che mi trattano come un amico..

I Kiwi (persone) sono sempre amichevoli, ma qui sembra si stare nelle favole :)

Peccato che per domani siano completi, mi sarebbe piaciuto fermarmi da loro.. vabbè..

E' ora di tornare sulla strada, a schivare i camion!