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Thursday, December 27, 2007

Welcome to Dullsville!

Questo post e dedicato a Perth, la città dove finora mi sono fermato piu a lungo in OZ.

Il soprannome lo hanno dato gli indigeni, e suona un po' come "La Città della Noia", non tanto per il fatto che negozi e uffici chiudono tutti alle 17.30 (succede un po' dappertutto in Australia), ma perchè dalle 18 in poi, appena finisce l'happy hour nei pub in centro, la città diventa una ghost town: camminare lungo la shopping mall in centro fa una certa impressione, sembra di essere Will Smith in "I Am Legend", soprattutto considerato che questa è la capitale dello Stato e gran parte dell'intera popolazione, un milione e mezzo su poco piu di due milioni di abitanti, vive qui.

Dopo il primo periodo di acclimatamento mi sono abituato, adesso esco dalle 18 in poi e vado a King's Park a fare Tai Ji, poi vado al cinema o a mangiare fuori, sembra di avere la città intera a disposizione, e in effetti è cosi.

Un'amica neozelandese che vive qui da 15 anni mi ha spiegato che la gente vive nei suburbs, come in America, per cui hanno le grandi shopping mall fuori citta, a Innaloo, Joondalup, Stirling, e in città ci vanno solo per lavorare, come in America, per cui il loro tempo libero lo passano a fare shopping o da McDonald o KFC, come in America.
E come in America, il tasso di obesità cresce a ritmi vertiginosi, in poco più di dieci anni ha scalato decine di posizioni e oggi l'Australia è tra i primi cinque paesi per numero di persone obese rispetto alla popolazione totale.


Il Western Australia è un posto incredibile, per via delle miniere il WA ha milioni da destinare a opere e lavori pubblici: ho visto passare l'aspiratutto sui marciapiedi, riverniciare panchine e ringhiere nuove, solo perchè con il sole la vernice si sbiadisce, e nei parchi e nelle aiuole ci puoi giocare a golf.
Ogni tanto cammini e vedi un bicchiere di carta o un sacchetto in terra, penso che sia messo li di proposito, tanto per far apparire il posto più umano.

L'altra faccia della medaglia è che la gente qui è tutta bianca, in ogni senso: a parte il color lavandino delle persone, che fa riflettere visto che si tratta di gente che è nata e cresciuta in un posto dove mi sono abbronzato tipo senegalese in un paio di settimane, non si vedono aborigeni quasi da nessuna parte.
Qui c'è una forte immigrazione asiatica, in certe strade sembra di essere a Seoul, ma questo non giustifica nulla, se esci da Perth è pieno di aborigeni.

Mi arrovellavo su questo fatto quando sono accadute due cose: in ostello ho avuto in stanza per alcuni giorni un ingegnere civile africano, assunto da una compagnia australiana, che aveva trovato una casa in città, ma era ancora alla ricerca di un'auto.
Visto che ogni concessionario trovava una scusa per non vendergli la macchina un giorno spazientito ha chiesto spiegazioni e il concessionario gli ha detto chiaro in faccia che non vende macchine ai neri.

La seconda è accaduta mentre mi trovavo in centro durante la "Xmas Rush", quando tutti corrono a comprare gli ultimi regali.
Seduti davanti a una vetrina elegante c'erano due aborigeni che chiacchieravano tranquillamente. Vengono circondati da quattro poliziotti in divisa che in un minuto e con tranquillità li fanno sloggiare, non dalla vetrina ma dal quartiere.
Ripasso davanti alla stessa vetrina un paio di ore dopo, è popolata da una banda di sette-otto ragazzi e ragazze dall'aria trasandata, piercing tatuaggi e urla e schiamazzi alla gente che passa, i poliziotti sono dall'altra parte della shopping mall, forse non si sono accorti, sai com'è..

Qui senza mezzi termini essere più abbronzato ti mette un gradino più in basso nella scala sociale: significa che vivi all'aperto, probabilmente lavori all'aperto, non fai quindi parte dell'estabilishment finanziario o minerario.
Forse è questo il motivo per cui chi vive fuori città non gradisce molto i perthesi.

Personalmente non ho mai avuto problemi con la gente, sono tutti gentilissimi ed educati, ma ovviamente io non sono aborigeno..


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