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Friday, June 20, 2008

I Pirati della Malesia

Selamat pagi!

Sono fuggito dal caldo soffocante delle strade di Kuala Lumpur per un po', e mentre sono all'internet cafe' ne approfitto per aggiornarvi.. :)

Da Singapore, dopo un paio di giorni di bagordi, che finivano all'alba e riprendevano al pomeriggio, freschi come rose abbiamo preso l'autobus per Malacca.
Il viaggio non ha niente a che vedere con le distanze siderali dell'outback australiano, anche se tra passaggio alla frontiera e stop per il pranzo in un luogo sperduto, il tempo è volato (senza contare lo stato degli autobus, che se avete un cartone di uova e una bottiglia di olio fate la maionese), e dopo 5 ore atterriamo, e il caso di dirlo, a Malacca.
Sull'autobus conosciamo Esther, scozzese giramondo, e insieme ci incamminiamo per il centro in cerca della nostra guest house.
Dopo un paio di minuti e un paio di tentativi di investirci, siamo di nuovo alla fermata dell'autobus, che in 25 (leggasi: venticinque!) minuti ci porta di fronte alla porta di casa, per cosi dire, e per la modica cifra di 1 Ringgit, che sono 20 Eurocent.

Quanto è economico per noi stare qui è incredibile: dopo quasi un anno di Australia, mangiare con un (1) euro e dormire con tre (3) euri, ci fa sentire come essere milionari in vacanza :)

Malacca è affascinante, è la mia prima esperienza con l'Asia, in quanto Singapore è praticamente occidentale, si fa fatica a credere di non essere in una Chinatown a Sydney o Melbourne.
Gli odori, i suoni, la gente, tutto mi incuriosisce, molto di piu che in Australia, l'inglese qui è utile ma non sempre, bisogna farsi capire, anche a gesti, e per me non e un problema :)

Su consiglio del nostro padrone di casa, facciamo una gita a Pulau Besar, una delle isole sulla costa: sarebbe veramente bellissima, se non fosse che il 90% del territorio e adibito a golf course, e residenti e turisti malesi non hanno idea di cosa sia un cestino dell'immondizia: anche sulla spiaggia ci sono cartacce e rifiuti vari.

Questo e dovuto ad un grosso gap culturale, in quanto provenendo da una societa tribale che viveva nella foresta, non hanno il concetto di "non biodegradabile": alcuni sono ancora convinti che la plastica si "sciolga", un po' come una buccia di banana..

Lasciata Malacca ci siamo sparati una mezza giornata di bus fino a Jerantut, la citta che fa da porta per entrare a Taman Negara, il parco nazionale piu grande della Malesia, Patrimonio dell'Umanita'; ovviamente è patrimonio dei malesi, che non esitano ad approfittarne per spelare i portafogli dei ricchi turisti occidentali, per cui bisogna tenere d'occhio le tariffe (e le scritte microscopiche, quando ci sono!).

Il viaggio per entrare nel parco è gia un'avventura a se: da Jerantut a Kuala Tembeling in taxi, e da li a Kuala Tahan lungo il corso del Tembelin River, 60 Km con barche a motore che scricchiolano in modo sinistro, con correnti, rapide e gorghi che potrebbero macinare queste barchette come carta.
Tre ore più tardi siamo a Kuala Tahan, e da li sono solo altri 15 minuti di barca fino alla nostra accomodation nella foresta: è isolata dal paese, e per prendere i tour è scomoda, ma e meravigliosa, un'oasi ai margini di una delle foreste pluviali più antiche del globo, una figata!
Abbiamo speso due giorni nella foresta, e vorrei essermi fermato di più, se passate di qui una settimana ritornate a casa come Tarzan! :)

Al momento mi trovo a Kuala Lumpur; ovviamente siamo saliti sulle Petronas Towers, e dato che dormiamo a Chinatown siamo gia stati "aggrediti" da ogni venditore nel quartiere, per cui non resta molto altro da fare, domenica mattina abbiamo l'aereo per Siem Reap, Cambogia.

Nota: sulle guide Chinatown è segnata come "centro commerciale" per la vendita di prodotti tipici cinesi, come te, spezie e tessuti; secondo me quelli che scrivono dovrebbero passare di qui, forse quelli erano i prodotti tipici ai tempi di Marco Polo, adesso se passate di qui sembra la fiera del tarocco: DVD, orologi, occhiali, scarpe, borse e chi più ne ha più ne metta, ovviamente tutto originale.. Made in China!

I Pirati della Malesia ci sono ancora, ma si sono evoluti :)

Ma questa e un'altra storia..

1 comment:

Anonymous said...

bella Omarellucciooooooooo!
così me piaci... avventuroso e asiatico!!!
^_^
torna presto e facce sape' quando ... che nun se famo trova'!!!
^_^